(tratto dall'articolo Liberali dal male scritto dal dottor Sergio Migliorini per Runner's World - marzo 2012)
La causa: sindrome del tunnel tarsale
È causata dalla compressione del nervo tibiale posteriore nel piccolo spazio (tunnel tarsale) che sta al di sotto del malleolo tibiale della caviglia, delimitato da due ossa: il calcagno e l’astragalo.
Sotto i legamenti, nel tunnel tarsale scorrono i tendini del tibiale posteriore e del flessore lungo delle dita, l’arteria, la vena e il nervo tibiale posteriore. Uno spazio molto affollato!
Nel corridore la sindrome del tunnel tarsale è normalmente determinata dall’infiammazione del tendine del tibiale posteriore (tenosinovite) che comprime il nervo, riducendo lo spazio all’interno del tunnel.
Inoltre l’infortunio può essere favorito da una pronazione esagerata, che crea un grande stress sulla parte mediale della caviglia e dall’uso di scarpe inadeguate a correggere gli eccessi dell’appoggio.
Il dolore è localizzato sotto il malleolo tibiale e s’irradia con bruciore e parestesie (formicolii) sotto il piede e sino alle dita.
Diagnosi e terapia
Per la diagnosi sono utili l’ecografia e l’elettroneurografia.
La terapia si basa su riposo, crioterapia, fisioterapia e sullo studio dell’appoggio, prima scegliendo una scarpa adeguata e poi valutando l’opportunità di confezionare un plantare.
Quando anche le infiltrazioni non risolvono il problema e solo dopo almeno due mesi di terapie conservative, si può effettuare un intervento chirurgico di decompressione del tunnel tarsale. (continua)
Gli articoli della rubrica Per saperne di più sono scritti dal dottor Sergio Migliorini e pubblicati da Runner's World.