(tratto dall'articolo Articolazioni nel mirino scritto dal dottor Sergio Migliorini per Runner's World - febbraio 2013)
Il runner che soffre di artrosi al ginocchio o all’anca deve imparare a gestire il problema trovando il giusto compromesso fra la tutela dell’articolazione e la pratica sportiva.
Il giusto equilibrio deve essere stabilito valutando insieme quadro clinico e radiografico, età e motivazione del corridore.
Sin dall’inizio è opportuno ridurre il numero di allenamenti settimanali di corsa, inserendo nuoto e/o corsa in acqua e ciclismo.
Durante tutto l’anno dovranno essere eseguiti gli esercizi di stretching per gli adduttori e i flessori del ginocchio, e quelli di mobilità articolare e rinforzo muscolare del quadricipite e dei glutei.
I terreni sconnessi e collinari o di montagna dovranno essere evitati, preferendo la corsa in pianura.
Le scarpe andranno cambiate almeno ogni sei mesi.
Se il compromesso è accettabile, nel senso che i dolori sono saltuari e la mobilità articolare ancora conservata, si può continuare a correre evitando però i chilometraggi necessari per gareggiare nelle maratonine e nelle maratone.
Se invece l’articolazione è seriamente compromessa, bisogna ridurre sempre di più gli allenamenti, perché la chirurgia non garantisce assolutamente il ritorno alla pratica della corsa al livello precedente l’intervento.
Gli articoli della rubrica Per saperne di più sono scritti dal dottor Sergio Migliorini e pubblicati da Runner's World.