(tratto dall'articolo Articolazioni nel mirino scritto dal dottor Sergio Migliorini per Runner's World - febbraio 2013)
L’artrosi è un disturbo cronico, che può presentare 2-3 crisi acute durante l’anno.
All’inizio il dolore compare dopo una camminata prolungata o dopo un allenamento. Ma può insorgere anche dopo essere stati a lungo in piedi, durante la salita o la discesa delle scale, o anche spontaneamente in assenza di alcun sforzo.
Il dolore è massimo alla fine della giornata e passa con il riposo. Al mattino ricompare e dura per almeno 5-10 minuti.
Il ginocchio è spesso caldo e gonfio.
La coxartrosi compare spesso con un dolore all’inguine che rende difficoltose alcune operazioni quotidiane, come infilarsi le scarpe, camminare e correre su terreni accidentati.
Quando i sintomi si accompagnano a evidenti segni clinici, riscontrati dal medico durante la visita, è opportuno effettuare le radiografie e ripeterle nel tempo per seguire l’evoluzione dell’artrosi.
Normalmente la radiografia evidenzia la riduzione dello spazio a livello articolare, tra il femore e la tibia nell’artrosi del ginocchio, tra la testa del femore e l’acetabolo nell’artrosi dell’anca.
No, all’inizio le radiografie sono normali e spesso anche le risonanze, che possono evidenziare l’usura anche a uno stadio iniziale perché, oltre al danno cartilagineo, fanno visualizzare la sofferenza dell’osso sottocondrale.
Molti runners, comunque, hanno radiografie di ginocchio o di anca molto brutte ma conservano una discreta mobilità in assenza quasi totale di dolori. (continua)
Gli articoli della rubrica Per saperne di più sono scritti dal dottor Sergio Migliorini e pubblicati da Runner's World.